sabato 4 novembre 2017

step (L): La diga artificiale nei fumetti

La presenza della diga artificiale nel mondo dei fumetti è legata (come nei casi del cinema e della musica già trattati nel mio blog) alla tragedia della diga del Vajont.
"Vajont: storia di una diga" è il titolo del libro a fumetti di Francesco Niccolini e Duccio Boscoli, pubblicato da Becco Giallo nel 2013. 
E' il 9 ottobre 1963, confine tra Veneto e Friuli-Venezia Giulia; poco dopo le dieci e mezzo di sera 260 milioni di metri cubi di roccia si staccano dal Monte Toc e precipitano nel bacino artificiale della diga del Vajont, provocando un'onda gigantesca che scavalca la struttura e travolge i paesi di Erto, Frassen, San Martino, Col di Spesse, Patata, Il Cristo, Casso, Pineda, Longarone, Codissago, Castellavazzo, Villanuova, Pirago, Faè e Rivalta. I morti sono quasi duemila, pochissimi i feriti. A 50 anni di distanza, la ricostruzione a fumetti di una delle tragedie più annunciate e denunciate della storia italiana: il genocidio di un'intera comunità, provocato dalla mano criminale di una classe industriale senza scrupoli e da uno Stato incapace di difendere il territorio e i suoi cittadini.



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